martedì 20 dicembre 2016

L'Eneide

  • Lasciate il passo, scrittori latini, lasciate il passo, scrittori greci: sta per nascere un non so che, più grande dell'Iliade. (Properzio)"
    Il poema è stato commissionato e composto in un periodo in cui a Roma stavano avvenendo grandi cambiamenti politici e sociali: la Repubblica era caduta, una guerra civile aveva squassato la società 
    Il giovane vincitore Augusto voleva far credere a tutti che,oltre ad aver portato il confini della città fino al limite delle terre conosciute, avrebbe riportato Roma verso i valori morali tradizionali 
    L'Eneide, inoltre, tenta di legittimare l'autorità di Giulio Cesare e, per estensione, di suo figlio adottivo Augusto e dei discendenti: il figlio di Enea Ascanio, chiamato Ilo (da Ilio, nome alternativo di Troia) viene rinominato Iulo e presentato da Virgilio come antenato della gens Iulia, la famiglia di Giulio Cesare
    Ere fu subito chiaro a tutti, prima ancora che Virgilio avesse finito di scriverla, che il poema di Virgilio era la più grande opera di letteratura mai concepita da un uomo.
La diffusione fu enorme. in due anni l'Eneide era sui banchi di tutte le scuole dell'Impero...... e pensare che Virgilio intanto di morte, ancora insoddisfatto del risultato avesse chiesto di distruggere il manoscritto.








Chi era Virgilio? Il più grande ecco perché




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